La Società Cooperativa di ricerche e servizi archeologici e museali Matrix 96 nasce nel 2006 dall’esperienza ultra-decennale di un gruppo di archeologi, specialisti in ambito protostorico e classico. La Società Cooperativa Matrix 96 ha acquisito una notevole esperienza, grazie alle professionalità dei soci che hanno operato in ambito di scavi, ricerche di superficie e archeologia preventiva, archeologia partecipata e pubblica.
Attualmente la Società Cooperativa Matrix96 dal 2022 affidatari dei servizi di Accoglienza e Accessori al Museo Civico Etrusco Romano “Gregorio Bianchini” a Trevignano Romano.

Propone inoltre percorsi sperimentali alle scuole elementari, medie e superiori, dove i partecipanti avranno la possibilità di cimentarsi in quelle che erano le quotidiane pratiche umane nell’antichità.

Saranno archeologhe e archeologi professionisti a dar vita, attraverso una serie di dimostrazioni pratiche e teoriche, ai vari laboratori.

I temi prescelti interessano la caccia, raccolta, pesca e l’alimentazione nel mondo antico; la tecnologia litica per comprendere le tecniche di scheggiatura della pietra; la modellazione dell’argilla e le produzioni ceramiche; l’arte e gli ornamenti preistorici dalla pittura con l’ocra, all’incisione dei ciottoli, agli ornamenti in osso e conchiglie, sino alla produzione toreutica dell’età dei metalli. Ancora, la tessitura con l’impiego di fusi, fuseruole, aghi e telai, partendo dalla produzione degli intrecci; la navigazione nell’antichità, con la riproduzione delle antiche imbarcazioni, lo studio della cartografia antica e le relative strumentazioni. I passi fondamentali del mestiere dell’archeologo: analisi e datazione di reperti e contesti archeologici, documentazione grafica e topografica di realtà archeologiche terrestri e subacquee. Tutela di un patrimonio storico archeologico avvicinandosi al quale sarà possibile volgere un nuovo sguardo verso il futuro. Il processo partecipativo in ambito archeologico, è alla base dei processi inclusivi tipici delle comunità che permettono l’identificazione dei propri valori culturali. L’archeologia sperimentale, grazie al suo approccio antropologico, con la riscoperta dei gesti, delle tecniche, delle materie prime e degli aspetti di natura/ambiente, permette il recupero dell’eredità culturale intangibile che genera appropriazione, senso di appartenenza e conseguente partecipazione.